Fuggire dalla moneta debito

debt

Funzione moneta

Nell’antichità c’era il baratto. Scambiarsi beni era complesso, ad esempio A voleva quello che aveva B ma invece non disponeva di ciò che voleva B, oppure i beni di A non erano disponibile al momento della transazione (castagne in maggio); per far fronte a questi ed altri problemi è stata introdotta la moneta: per i suoi beni B riceveva da A delle monete che poteva usare per i beni di C. In sostanza la moneta era utile per lo scambio delle merci e la vendita dei servizi, cioè migliorava il commercio ed il benessere di tutta la comunità.

Le monete avevano un valore riconosciuto (oro) e solo il governante le poteva coniare.

Orafo

Andare in giro con sacchi di monete d’oro era scomodo e rendeva facile preda di malintenzionati e briganti; la soluzione fu quella di depositare le monete da un orafo, che disponeva di un’adeguata protezione per i propri preziosi, ed emetteva una sorta di “certificato di deposito” che era la nota di banco, in cambio di un piccolo compenso. Per comodità, invece delle monete, si iniziarono a scambiare le note di banco che davano la titolarità a prelevare le monete.

Presto gli orafi capirono che mai nessuno ritirava tutte le sue monete in contemporanea a tutti gli altri ed iniziarono a rilasciare più note di banco di quanto fosse effettivamente depositato. Iniziarono a prestare con interesse dando origine alle attività delle banche.

prime_banconote

Banche Centrali

L’attività divenne istituzionale nel 1694 con la fondazione della prima Banca Centrale, la Banca d’Inghilterra.

La Banca Centrale aveva dell’oro e rilasciava della banconota in cambio di quell’oro esattamente come faceva l’orafo.

Questo sistema è andato avanti fino alla fine della seconda guerra mondiale.

Bretton Woods

Alla fine della II Guerra Mondiale nel 1944, le potenze occidentali, future vincitrici si trovarono a Bretton Woods (piccola località in New Hampshire USA) e decisero l’assetto valutario che è stato in atto fino a pochi decenni fa: il golden standard o sistema aureo. Ogni valuta emessa da uno stato aderente agli accordi poteva essere convertita in dollari e da questi nell’oro rappresentativo della valuta. Solo i dollari erano convertibili in oro: dunque era necessario passare per i dollari per arrivare al minerale. Nella sostanza veniva designato il dollaro come valuta di riserva mondiale: le Banche Centrali dei vari paesi non avevano più le loro riserve in oro ma in dollari.

1971-72 & Fiat Money

Il sistema proseguì fino al 1971.

La guerra del Vietnam, il forte aumento della spesa pubblica e del debito americano segnarono la fine del sistema istituito a Bretton Woods.

Il 15 agosto 1971, a Camp David, Richard Nixon, sospese la convertibilità del dollaro in oro, in quanto, con le crescenti richieste di conversione in oro le riserve americane si stavano sempre più assottigliando.

Il dicembre del 1971 segnò l’abbandono degli accordi di Bretton Woods da parte dei membri del G10 (il gruppo dei dieci paesi formato da Germania, Belgio, Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia). Con lo Smithsonian Agreement il dollaro venne svalutato e si diede il via alla fluttuazione dei cambi.

Fonte: Borsa Italiana Fine Riserva aurea

Moneta debito + emissione (fiducia)

Finito il 1971 nasce un nuovo sistema: il ”fiat money” o moneta fiduciaria. È una moneta fiduciaria una moneta che non ha nessun bene tangibile a garanzia.

La moneta è ancora un foglio di carta come durante il sistema aureo, ma non è più garantita dall’oro; adesso viene garantita dalla ”’fiducia”’ che qualcuno onorerà il valore che essa rappresenta pagando il debito che trasferisce.

Una banconota ”fiat money” viene accettata in quanto si ha la fiducia che qualcuno ne pagherà l’importo facciale.

A questo metodo siamo stati abituati fin dal milleseicento: la nota di banco dell’orafo veniva accettata perché si aveva ‘fiducia’ che l’orafo la avrebbe riscattata con l’oro depositato da lui.

Fino al 1971 la questione era analoga solo che si cambiava la banconota in dollari e da questi in oro: la fiducia doveva essere negli USA, dovevano dare l’oro delle banconote.

La nota di banco emessa dall’orafo aveva un corrispettivo in oro quindi rappresentava un ‘debito‘ per l’orafo. Allo stesso modo la banconota rappresenta un debito per chi la ha emessa.

Dal 1971 non c’è più l’oro a garantire ma rimane in uso lo stesso metodo. Chi ha emesso la banconota ha un debito nei confronti del detentore della stessa (la scritta “pagabili a vista del portatore” delle vecchie Lire); l’emettitore delle banconote-Lire era lo Stato lo stato italiano.

L’emissione di quelle Lire era garantita dalla vendita dei titoli di stato, visto che si ottiene un capitale in cambio della restituzione di capitale+interessi dopo qualche tempo erano solamente interessi. La banconota Lira aveva già un debito all’atto dell’emissione: la Lira era una moneta-debito.

Euro

Attualmente le cose sono immutate tranne che adesso invece della Lira c’è l’Euro e la BCE farebbe la parte di Bankitalia (questa agisce per conto della BCE in Italia), quindi cambia solo il nome della valuta: l’Euro è una moneta debito, come lo era la Lira.

Impossibile rientrare dal debito

Il problema è ancestrale; nasce da come è stata introdotta la moneta: un rappresentante di un debito.

In sostanza l’emissione della moneta si può considerare equivalente ad un prestito alla Banca Centrale (adesso la BCE): perché i cittadini dello stato possano usare la moneta, lo stato, che rappresenta tutta la comunità dei cittadini si deve indebitare.

È il meccanismo dell’emissione che lo prevede: lo stato stampa dei titoli che dovrà rimborsare con gli interessi, quanto incassato dai titoli serve ad avere nuova banconote ma dopo ci saranno gli interessi da pagare.

Gli interessi richiedono la ‘crescita‘ perché lo stato possa drenare banconote dai membri della comunità per pagare gli interessi, ma la crescita richiede un aumento della massa monetaria (soldi in circolazione) che, a sua volta, aumento il debito creando un vortice che richiede una crescita senza fine e senza possibilità di far terminare il debito.

Moneta dono

L’unico modo per interrompere la spirale dl debito dentro alle quale siamo è quella di smettere di usare moneta-debito.

Esempi di moneta prive di debito sono le monete complementari.

La Valuta complementare è una moneta (banconota o altra entità) che circola affiancata (non la sostituisce) alla valuta ufficiale dello Stato.

Una valuta locale solitamente viene utilizzata in una ristretta area geografica o da una certa comunità di persone. Tipicamente il suo nome ricorda dove viene usata o chi la usa.

La moneta complementare è creata senza nulla in garanzia quindi è una moneta-dono e non una moneta-debito.

Avendo solo validità locale l’effetto che ha è solo sull’economia locale. Il punto vendita della Grande Distribuzione, anche se presente nella stessa area, non accetterà mai una valuta locale in pagamento perché quando andranno a comprare le patate in Olanda serviranno gli Euro. Invece il fruttivendolo di paese li accetta perché poi li userà per pagare il contadino per il radicchio ed i pomodori.

Al mondo esistono migliaia di valute complementari; sono valute complementari anche i punti dei frequent flyers o i punti accumulati con gli acquisti nei punti vendita delle catene di supermercati.

L’ovvia conclusione è che si debba adottare un tipo di moneta che non abbia un debito all’origine spostando il soggetto verso cui si rivolge la fiducia: dall’avere fiducia che chi ha emesso la valuta ripagherà ad avere fiducia che venga accettata da qualcun altro come pagamento per i suoi beni o servizi.

Referendum permanenza euro

Il primo passo per avere una moneta libera dal debito è uscire dal gruppo dei paesi dell’eurozona. Un mito che sovente viene ripetuto va sfatato: l’Europa non è l’Eurozona

eurozona

http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_membri_dell’Unione_europea | https://www.ecb.europa.eu/euro/intro/html/map.en.html

Ci sono già Stati che sono nella Unione Europea ma non sono nell’Eurozona come il Regno Unito o la Danimarca.

La liberazione dalla schiavitù del debito inizia uscendo dall’euro. Ovviamente dopo non si dovrà tornare alla Lira come era prima: una raccolta firme per avviare un referendum è già partita: fuoridalleuro

Facebook Comments Box

Lascia un commento