Nella puntata di “La7 DiMartedì” del 10 maggio 2016 si è sottolineata la pericolosità degli scontrini chimici dovuta alla presenza del Bisfenolo A (BSA).
Nel 1983 un Decreto Ministeriale impone l’emissione di uno scontrino che viene stampato «Per le cessioni di beni effettuate in locali aperti al pubblico o in spacci interni, per le quali non e’ obbligatoria l’emissione della fattura».
Nel citato Decreto Ministeriale che introduce l’obbligo di emissione dello scontrino, viene esplicitamente chiarito che il registratore deve essere approvato. Ma non si prescrive nulla riguardo al tipo di carta da usare.
Nel 2012 viene rilasciata una disposizione dell’Agenzia delle Entrate che spiega che, qualora venga utilizzata carta termica, questa deve essere di tipo omologato e ne elenca le caratteristiche.
I negozi -ma non solo: ricevute bancomat, i nuovi POS obbligatori, bilance automatiche nei supermercati, banco dei freschi, distributori di carburante self-service, …una lista senza fine- emettono scontrini in carta chimica e non di carta semplice.
Quella chiamata “carta chimica” è carta termica ha poco della carta. È un conglomerato chimico su due strati: quando lo strato inferiore viene scaldato reagisce con quello superiore che cambia colore; controllando le zone dove scaldare o meno si ottengono disegni e scritte.
Le stampanti per carta termica hanno avuto diffusione per i vantaggi che hanno rispetto a quelle su carta tradizionale a nastro o a getto di inchiostro:
Caratteristica | Inchiostro | Termica |
Velocità | Ridotta | Elevata |
Costo inchiostro | Quelle a matrice necessitano del nastro, quelle a getto delle cartucce | Nullo: l’inchiostro è già nel rotolo da scrivere |
Costo rotoli | Normale | Più elevato, non è carta normale e contiene l’inchiostro |
Grafica | Limitata; in quelle a nastro deve essere creata con molte limitazioni, in quelle a getto è possibile ma diventano molto lente | Nessun problema |
Rumorosità | Elevata; specie in quelle a nastro ma anche quelle a getto | Quasi nulla |
«La carta termica per gli scontrini richiede l’utilizzo nel rivestimento superficiale di una sostanza chimica come sviluppatore di stampa, attualmente gli sviluppatori più usati sono BPA e il Bisfenolo S (BPS) ed entrambi hanno dimostrato di avere attività estrogenica.» (fonte)
Ma notizie che possano essere cancerogeni, le riportano anche i quotidiani ed altre fonti:
- «L’allarme da una ricerca americana sull’anomala presenza di bisfenolo A nelle urine di chi per questioni di lavoro è a contatto prolungato con la carta termica delle ricevute d’acquisto. Tra i possibili effetti anche la riduzione della capacità riproduttiva» (fonte)
- «Il Bisfenolo A è stato indicato quale perturbatore endocrino, ossia che agisce a danno del sistema ormonale. Questa azione, tra gli altri, può anche far aumentare il rischio di cancro – così come suggerito da diverse ricerche.»(fonte)
- «Sospettato di essere dannoso per l’uomo sin dagli anni trenta, i dubbi sull’uso del BPA hanno avuto risalto sui media nel 2008, quando molti governi hanno effettuato studi sulla sua sicurezza e alcuni venditori hanno tolto dal mercato i prodotti che ne contenevano.»(fonte)
Il progetto scontRino
Il beneficio del progetto scontRino è enorme rispetto ai costi quasi nulli.
Ha risvolti in ambiti economico/solidale/ambientale
- economico
il comportamento dello scontRino è esattamente come quello dello SCEC (su wikipedia, Prato5stelle, Bolzano5stelle), cioè non è una valuta complementare, e quindi non è una moneta da usare per sostituire l’euro ma si usa SEMPRE con l’euro.Come spiega wikipedia “un sistema di valuta complementare è infatti accettato e utilizzato all’interno di un gruppo, di una rete, di una comunità per facilitare e favorire lo scambio di merci, la circolazione di beni e servizi all’interno di quella rete sociale, rispetto al resto della comunità”Bankitalia non lo permette che ci sia una valuta alternativa all’euro ma lo SCONTrINO (come lo SCEC) si usa con l’euro. Esempio. Una Signora va dal panettiere (aderente al circuito) e compra il pane. Invece dei 5 euro gli da 4.5 euro e 1 SCONTrINO. Il panettiere va dal mugnaio per la farina, questo vuole 500 euro ma il fornaio paga la farina 450 euro e 50 SCONTrINO. Il mugnaio porta l’auto dal meccanico che …Questo circolo virtuoso fa girare l’economia perché crea una svalutazione virtuale dei prezzi del 10%: invece di aver pagato 5 euro il kg di pane ne ho pagati solo 4 euro e mezzo.Iniziative analoghe sono in atto in tutto il mondo ed, in particolare, sono state molto utili a superare momenti di crisi; l’Argentina del default ed in Austria durante la seconda guerra mondale. - solidale
L’aspetto solidale non va sottovalutato: in fin dei conti è molto simile ad una valuta locale; come farebbe una valuta locale lo SCONTrINO aumenta la coesione sociale ed il senso di appartenenza alla comunità.La Grande Distribuzione Organizzata, <nome_di_supermercato> ad esempio, non avrebbe alcun interesse ad accettare lo SCONTrINO perché poi il grossista ecuadoregno di cocco non li accetterebbe. Cosa che invece farebbe il fruttivendolo all’angolo. Pertanto aumenterebbe le relazioni nella comunità e permetterebbe di far tornare la vita nei centri città. Chi andrà più bei grandi centri commerciali sapendo già in partenza che non conviene? - ambientale
Ambiente? Sì, grazie all’aspetto originale del progetto.La quasi totalità di scontrini e affini (es la ricevuta del bancomat o la pesa della verdura o …) sono carta chimica e che questa NON viene riciclata con la carta ma gettata via nel bidone del secco. E da questo in discarica se non all’inceneritoreUn consumatore va in municipio (o in un luogo condiviso fra più comuni) con i suoi 5 scontrini di carta; vengono timbrati ed in cambio riceve un buono che vale 0.20 x 5 = 1 SCONTrINO con i quali va da un esercente aderente alla rete.L’idea è quindi quella di avere un circuito locale di esercenti dove viene applicato lo sconto. Un negoziante può accedere alla rete solo se emette solamente scontrini di carta.Per avere più scontrini da trasformare in SCONTrINO si va nei negozi dove danno scontrini di carta e di conseguenza, per non perdere clienti, altri esercenti abbandonano la carta chimica per rilasciare scontrini che danno diritto al timbro. Così si riduce l’uso di carta chimica che va ad intasare le discariche e che richiede maggiori risorse ambientali per la sua creazione.
Lo SCONTrINO è intrinsecamente al riparo dall’opera di falsari. Se anche un falsario ne stampasse un milione, dovrebbe avere 1 000 000 / 0.9 = 1 111 111 euro da spendere.
Va anche detto che l’imponibile è solo la parte che si paga in euro. Nell’esempio del pane sopra, il fornaio emette lo scontrino per 4.5€, il mugnaio per 450€. Secondo il parere dell”Agenzia della Entrate, lo SCEC è rappresentativo dello sconto e quindi non deve venir contato. Lo SCONTrINO si comporterebbe allo stesso identico modo.
Il valore aggiunto di questa proposta è che coniuga insieme l’incentivo all’economia locale, all’aspetto solidaristico, all’aiuto all’ambiente. Inoltre si propaga l’effetto virtuoso: per avere più SCONTrINI si va nei negozi dove danno scontrini di carta e di conseguenza, per non perdere clienti, altri esercenti abbandonano la carta chimica per rilasciare scontrini che danno diritto al timbro. Così si riduce l’uso di carta chimica che va ad intasare le discariche e che richiede maggiori risorse ambientali per la sua creazione.
Con una sola idea a costo quasi nullo si ottengono risultati economici, di mutuo soccorso, relazionali e ambientali (rifiuti ridotti + centri che rivivono).